Il 2024 sarà un anno povero di agevolazioni alle assunzioni: questo è il messaggio generale che si legge frequentemente negli ultimi tempi. La situazione è realmente questa?
Sicuramente il 2024 vede il termine di alcune misure agevolative che erano ormai da diversi anni al centro delle scelte dei datori di lavoro come le agevolazioni al 100% destinate ai giovani under 36 e alle donne svantaggiate.
A queste misure (che lasciano il posto a quelle strutturali che prevedono un’agevolazione pari al 50% dei contributi a carico datore di lavoro per giovani under 30 e donne svantaggiate), si affiancano ulteriori misure previste dalla scorsa legge di Bilancio.
BONUS NEET UNDER 30
Per il 2024 resta in vigore l\’incentivo rivolto alle aziende che agevola le assunzioni di under 30 che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione: i cosiddetti Neet. I giovani che rientrano in questa categoria sono 1,7 milioni, che rappresentano in Italia il 19% della popolazione fra 15 e 29 anni.
SUPPORTO FORMAZIONE LAVORO
Tra i bonus assunzione 2024 saranno attivi gli incentivi legati all’assunzione dei percettori di Assegno di inclusione (Adi) e al Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Sono i due strumenti che hanno sostituito il reddito di cittadinanza. È previsto l’esonero contributivo totale al 100% o al 50% per le assunzioni di percettori di Adi e Sfl.
Chi assume a tempo indeterminato ha diritto all’esonero al 100% dei contributi (nel limite massimo di 8.000 euro su base annua). Chi assume con contratto a tempo determinato o stagionale ha diritto allo all’esonero al 50% dei contributi (nel limite massimo di 4.000 euro su base annua).
PIÙ ASSUMI, MENO PAGHI
Arriva nel 2024 la maxi-deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato che attua il principio “Più assumi, meno paghi”. Non si tratta, come spesso in passato, di un esonero dalla contribuzione INPS, ma di una deduzione fiscale (maggiorata al 120%) per le assunzioni tempo indeterminato, che sale al 130% per chi assume madri, under 30, percettori del Reddito di cittadinanza e persone con disabilità.
L’azienda otterrà questo beneficio fiscale a una condizione: che l’occupazione nell’impresa aumenti effettivamente. La norma stabilisce infatti che la deduzione si applica solo nel caso in cui le nuove assunzioni comportino un aumento del personale rispetto a quello medio del 2023.