
Tornano i voucher per lavoro occasionale Con la legge di bilancio 2023 si torna ai voucher lavoro per alcuni settori produttivi.
Con la legge di bilancio 2023 si torna ai voucher lavoro per alcuni settori produttivi.
La legge di bilancio 2023 approvata dal Governo il 21 novembre reintroduce i “voucher” o buoni -lavoro per il lavoro occasionale con un tetto massimo annuale e solo per i settori
• agricoltura
• ristoranti, hotel e bar ( il settore cosiddetto HORECA)
• lavoro domestico e assistenza personale (colf e badanti).
Il nuovo “assegno” avrà un valore nominale di 10 euro lordi all’ora (7,50 euro netti) e un tetto di reddito per i lavoratori fino a 10mila euro l’anno.
L’obiettivo è “regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale”, ha spiegato la presidente del Consiglio. La soglia sembra però molto alta: basti pensare che quando il governo Renzi alzò i voucher a 7mila euro ci fu un’impennata del loro utilizzo. Viene infatti raddoppiato il tetto di reddito ammissibile rispetto a quanto previsto dalle norme introdotte con il Dl dignità che aveva fissato a 5mila euro, per le “prestazioni occasionali” rigidamente circoscritte, il reddito massimo per i lavoratori, indipendentemente dal numero dei committenti e imponendolo anche ai quei datori di lavoro che avessero attinto da questo canale per evitare derive nell’uso di uno strumento dedicato a regolarizzare il lavoro saltuario.
La decisione di rimettere in pista i voucher è destinata a riaprire il dibattito su una misura che dal 2008 al 2017 aveva registrato utilizzi record: salutato come buona notizia da Coldiretti e Confesercenti, i voucher sono duramente criticati da Cgil, Cisl e Uil per i quali gli assegni erano in molti casi una forma di precariato estremo e povero.