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5 modi per fare formazione aziendale (+ 1 speciale)

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Ti sei chiesto quali sono i modi per fare formazione aziendale? Sappi che ne sono diversi e in quest’articolo abbiamo fatto luce sui 5 metodi più efficaci più… un jolly! Quest’ultimo è un metodo veramente innovativo che coinvolgerà il tuo team fino alla felicità più estrema. Non ti diciamo altro, continua a leggere per scoprirlo. 

La formazione aziendale è uno strumento fondamentale per rimanere aggiornati su come cambia il mercato di riferimento della propria compagnia e per supportare e sviluppare le competenze tecniche e le soft skill di ogni lavoratore.

Ma anche la formazione non è tutta uguale e ci sono diversi metodi per erogarla. Per effettuare la scelta migliore bisogna tenere conto di esigenze e obiettivi della singola formazione. 

Vediamo insieme i 5 modi migliori (+1) per fare formazione aziendale!

  1. Formazione in aula è la metodologia di formazione tradizionale, permette ai partecipanti di interagire in modo diretto tra di loro e con i docenti.
  2. Formazione eLearning asincrona prevede dei contenuti registrati ed è estremamente accessibile, si può seguire in qualsiasi momento e ciascun partecipante può assecondare il proprio ritmo di apprendimento.
  3. Formazione in videoconferenza prevede delle aule virtuali in diretta e tutti i partecipanti si collegano contemporaneamente attraverso pc tablet o smarphone. 
  4. Formazione blended combina il meglio della formazione in aula con la formazione eLearning, mantenendo l’interazione dell’aula, e fornendo anche la flessibilità della formazione on line.
  5. Formazione on the job si svolge direttamente nell’ambiente di lavoro quotidiano ed è il metodo migliore per favorire un apprendimento pratico. In genere interviene un dipendente più esperto, che affianca e guida il lavoratore che sta seguendo la formazione.

JOLLY: Formazione Experience! 

You.ta Academy può creare per te un percorso di formazione personalizzato di uno o più giorni, dove il tuo team può sperimentare i benefici della formazione in una location da sogno. Vuoi saperne di più? Guarda qui i nostri Corsi Experience e non esitare a contattarci per tutte le info.

In conclusione, ogni metodo che abbiamo esplorato offre i suoi vantaggi unici. La chiave è identificare quale si allinea meglio con le tue specifiche esigenze. Lascia che You.ta Academy diventi il tuo partner nella crescita professionale: eseguiamo un’analisi dettagliata dei tuoi fabbisogni formativi per creare un programma completamente personalizzato. Non aspettare, contattaci oggi stesso e inizia il tuo percorso verso il successo!

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Progettista Meccanico: cosa fa e quanto guadagna

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Progettista Meccanico: cosa fa e quanto guadagna

Se hai mai sognato di plasmare il futuro attraverso ingegno e creatività, diventare un progettista meccanico potrebbe essere la strada giusta per te. In questo articolo, esploreremo cosa fa un progettista meccanico, le competenze essenziali da acquisire, lo stipendio medio in Italia e, naturalmente, come avviare la tua carriera in questo affascinante settore. Pronto a immergerti nel mondo dell’ingegneria meccanica?

Cosa fa un Progettista Meccanico?

Immagina di essere l’architetto di macchinari innovativi o di sistemi complessi che muovono il mondo. Il progettista meccanico è colui che trasforma idee e concetti in realtà tangibile. Dal disegno dei componenti al calcolo delle forze, il progettista meccanico gioca un ruolo cruciale nel plasmare la forma e la funzione di dispositivi meccanici che incantano l’immaginazione.

Quali sono le competenze da acquisire?

Per emergere in questo campo dinamico, è essenziale armarsi di competenze solide. La padronanza di software di progettazione assistita, la conoscenza approfondita della meccanica e la capacità di risolvere problemi sono solo l’inizio. Aggiungi una buona dose di creatività e una curiosità insaziabile per rimanere sempre un passo avanti nelle ultime innovazioni.

Lo stipendio medio in Italia

Ora, passiamo alla domanda che tutti si pongono: quanto si guadagna? In Italia, un progettista meccanico con esperienza può godere di uno stipendio medio molto competitivo. Le cifre variano in base all’esperienza e alla regione, ma una carriera di successo può sicuramente tradursi in ricompense finanziarie significative. Secondo lo studio condotto da Talent.com lo stipendio medio per un progettista meccanico meccanico è di € 35 000 all’anno o € 17.95 all’ora.

Come diventare progettista meccanico

Se la prospettiva di diventare un maestro nell’arte della progettazione meccanica ti stuzzica, il percorso per raggiungere questo obiettivo è accessibile. Corsi specializzati possono darti le competenze necessarie per trovare lavoro nel mondo del design meccanico.

Candidati al nostro Corso Gratuito per Disoccupati

E se fossi disoccupato o in cerca di nuove prospettive? You.ta Academy ha la risposta! Offriamo un corso gratuito online per aspiranti progettisti meccanici, finanziato dal fondo Formatemp. Le iscrizioni sono aperte fino al 13 marzo 2024. Non perdere l’occasione di investire nel tuo futuro! Contattaci per maggiori dettagli e inizia il tuo percorso verso una carriera entusiasmante.

Se vuoi plasmare il futuro con creatività e competenza, diventa un progettista meccanico con You.ta Academy. Il tuo viaggio inizia oggi!

 

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Formazione aziendale obbligatoria: i corsi per mettersi in regola

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Formazione aziendale obbligatoria: i corsi per mettersi in regola

Quali sono i corsi obbligatori da fare in azienda per mettersi in regola ed evitare sanzioni? La sicurezza aziendale è una priorità fondamentale per qualsiasi impresa che mira a garantire il benessere dei suoi dipendenti. L’adeguata formazione in materia di sicurezza è essenziale. In questo articolo ti guidiamo attraverso i corsi obbligatori che sono fondamentali per mettersi in regola e creare un ambiente di lavoro sicuro.

Cosa si intende per sicurezza sul lavoro?

La sicurezza sul lavoro è l’insieme di misure e soluzioni preventive che servono a ridurre i danni alla salute, sicurezza e benessere dei lavoratori.  L’obiettivo di queste misure è ridurre al minimo il rischio per i lavoratori derivante dall’esposizione ai pericoli, eliminando così infortuni e malattie professionali.

Vantaggi

Investire nella sicurezza sul lavoro, porta ad un miglioramento dell’ambiente lavorativo e del clima aziendale, aumentando il benessere di chi lavora. Per fare questo le aziende devono, per obbligo di legge, applicare in modo sistematico le norme di sicurezza.

Cosa dice la normativa italiana

La normativa di riferimento in materia di sicurezza sul lavoro è costituita dal D.Lgs. 81/2008, che disciplina la sicurezza delle aziende e delle persone che vi lavorano.   

Tutti i dipendenti e i rappresentanti dei dipendenti hanno l’obbligo di partecipare ai corsi di formazione per acquisire le competenze “utili allo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e all’identificazione, riduzione e gestione dei rischi”.

Questi corsi devono essere seguiti da tutti i dipendenti, anche dai nuovi assunti, entro 60 giorni dall’assunzione. Se tali obblighi non vengono rispettati, i datori di lavoro, le figure dirigenziali e persino i dipendenti, sono soggetti a sanzione. Queste sanzioni sono proporzionali alla gravità della mancanza e/o inadeguatezza rilevata in caso di danni o di verifiche ispettive. 

Formazione aziendale obbligatoria: quali sono i corsi da fare?

Vediamo allora quali sono i corsi da seguire per essere in regola con quanto prescritto dal D.Lgs. 81/2008:

  • Corsi di formazione specifici legati alle mansioni svolte in azienda, costituiti da due moduli, il primo uguale per tutte le aziende ed è la formazione generale; il secondo varia in base al grado di rischio associato all’attività aziendale e alla mansione, ed è la formazione specifica.
  • Corsi di aggiornamento per cambio mansione o termine di validità della formazione già svolta
  • Corsi per l’utilizzo corretto e sicuro delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale legati ad esso
  • Corsi sulla sicurezza per addetti antincendio, addetti primo soccorso, RSPP, RLS.

A seconda delle esigenze aziendali You.ta Academy organizza tali corsi presso la propria sede o presso la tua azienda. Alcuni corsi possono anche essere svolti in modalità on line. Contattaci ora per una consulenza gratuita!

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Addetto alla Manutenzione del Verde: chi è e cosa fa

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Addetto alla Manutenzione del Verde: chi è e cosa fa

Addetto alla Manutenzione del Verde: cosa fa e quali sono le sue competenze?

Se ti appassiona la cura degli spazi verdi e desideri trasformare la tua passione in una carriera gratificante, diventare un Addetto alla Manutenzione del Verde potrebbe essere la scelta giusta. In questo articolo, esploreremo le responsabilità, le competenze richieste, lo stipendio medio in Italia e, soprattutto, come puoi intraprendere il percorso verso questa affascinante professione.

Cosa fa un Addetto alla Manutenzione del Verde?

L\’Addetto alla Manutenzione del Verde è una figura professionale che si occupa della cura e della gestione degli spazi verdi. Tra le sue responsabilità rientrano la potatura, l\’irrigazione, la semina, la pulizia e la manutenzione generale di giardini, parchi e aree verdi. Questa figura svolge un ruolo cruciale nel garantire che gli ambienti esterni siano accoglienti, sicuri e esteticamente piacevoli.

Competenze necessarie

Per eccellere in questo ruolo, è essenziale possedere una serie di competenze, tra cui:

  • Conoscenza delle piante e delle tecniche di giardinaggio
  • Abilità nell\’uso di attrezzature specifiche per la manutenzione del verde
  • Capacità di valutare lo stato di salute delle piante e adottare le misure necessarie
  • Precisione nella potatura e nella cura generale delle aree verdi
  • Orientamento al dettaglio per garantire la presentazione ottimale degli spazi verdi

Stipendio Medio

Il compenso per un Addetto alla Manutenzione del Verde può variare in base all\’esperienza e alla zona geografica. In Italia, secondo uno studio svolto da Indeed, lo stipendio medio va dai 1.204 € al mese ai 1.607 €. Questa professione offre non solo la possibilità di lavorare a stretto contatto con la natura ma anche di contribuire al benessere delle comunità attraverso la creazione di ambienti esterni accoglienti.

Come diventare Addetto alla Manutenzione del Verde

Se desideri intraprendere questa affascinante carriera, ora hai l\’opportunità di partecipare a un corso gratuito finanziato dal fondo FormaTemp, in partenza il 26 febbraio 2024. Il corso è aperto a disoccupati e inoccupati residenti a Modena e provincia. Non perdere questa occasione per avviare il tuo percorso professionale in un settore dinamico e in crescita.

Partecipa al corso gratuito

Candidati subito al corso gratuito per diventare un Addetto alla Manutenzione del Verde. Cogli questa opportunità di formazione e trasforma la tua passione per la natura in una carriera appagante. Il corso è in collaborazione con una nota azienda del settore. Al termine del percorso gli studenti più meritevoli verranno assunti in somministrazione dall’azienda, per un breve periodo, con possibilità di rinnovare il contratto.

Contattaci oggi stesso per ulteriori informazioni e per garantirti il tuo posto. Non lasciare che questa opportunità sfugga: investi nel tuo futuro verde!

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Formazione aziendale finanziata: come funziona

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Formazione aziendale finanziata: come funziona

Formazione Aziendale Finanziata: come funziona e come accedere ai corsi È ormai assodato. La formazione aziendale non solo porta dei benefici tangibili all\'azienda ma è NECESSARIA per evitare costosi turnover. Vediamo come accedere ai finanziamenti per la formazione del personale.

La formazione è uno degli elementi principali di retention, e un dipendente formato in maniera strutturata tende a rimanere in azienda fino al 70% più a lungo di uno non formato con piattaforme generaliste. Per approfondire puoi leggere il nostro articolo qui.

Lo sai che puoi accedere a dei finanziamenti?

La formazione aziendale finanziata rappresenta l\’approccio mediante il quale il Ministero del Lavoro si impegna a promuovere la formazione continua dei dipendenti delle aziende attive sul territorio italiano.

Ogni azienda può finanziare la formazione aziendale dei propri lavoratori dipendenti grazie a fondi paritetici interprofessionali. 

Per farlo, l\’azienda va a destinare alcuni dei contributi che già vengono conteggiati come percentuale del lordo delle buste paga, per finanziare la formazione del proprio personale dipendente.

La legge 388/2000 che disciplina la formazione finanziata, stabilisce infatti che tutte le imprese devono versare una quota pari allo 0,30% dei contributi INPS in uno dei fondi riconosciuti dal Ministero del Lavoro.

Questo strumento di finanziamento, rappresenta quindi un mezzo per raggiungere gli obiettivi formativi aziendali, in molti casi anche in tema di sicurezza sul lavoro. 

Tutte le imprese devono infatti assolvere agli obblighi formativi dei lavoratori, così come imposto dal D.Lgs. 81/2008. Questi previsti dalla norma sono adempimenti di fondamentale importanza per garantire un’efficace sicurezza sul luogo di lavoro. 

Come funziona?

Per ottenere finanziamenti per la formazione del personale, l\’azienda deve aderire a un ente pubblicamente riconosciuto come You.ta Academy. L\’adesione è gratuita e non comporta alcun costo.

È possibile finanziare anche la formazione OBBLIGATORIA?

Normalmente la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro deve essere svolta a pagamento, in quanto onere in capo al datore di lavoro. 

Grazie ai fondi interprofessionali, è però possibile ricevere un rimborso per gli importi destinati a questa formazione, presentando un piano formativo aziendale dettagliato con tutte le attività che saranno svolte.  

Per un’ottimale gestione di queste pratiche, è bene affidarsi ad un Ente come You.ta Academy che si occupi sia della procedura di finanziamento che dell’erogazione dei percorsi formativi. Così da ottimizzare i fondi disponibili.

Se hai domande o hai bisogno di assistenza nella gestione della formazione finanziata, il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti! Contattaci per una consulenza gratuita e scopri come possiamo individuare le migliori soluzioni e finanziamenti per le tue esigenze.

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Dirigenti: il 70% delle aziende ha difficoltà nel trovare profili qualificati

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Dirigenti: il 70% delle aziende ha difficoltà nel trovare profili qualificati

Dirigenti: il 70% delle aziende non trova profili qualificati Nel periodo 2021-2022, il panorama aziendale è stato caratterizzato da una crescente difficoltà nel reperimento di profili qualificati, raggiungendo il picco del 66,8% nel 2023, con un aumento del 11,5% rispetto all\'anno precedente.

Sebbene il numero totale di dirigenti sia aumentato del 3,1% nell\’ultimo anno, le imprese si trovano sempre più a lottare per trovare le competenze necessarie.

Secondo i dati dell\’Osservatorio 4.Manager su dati Anpal, il numero complessivo di dirigenti è cresciuto a due cifre (+11%) tra il 2019 e il 2022, inclusa una quota femminile passata dal 18 al 22%. Nonostante la crescita, il cambiamento generazionale necessario procede a passo lento.

La formazione è sempre più importante

Oltre ai dati positivi, emerge una crescente necessità di formazione e un divario crescente tra la domanda e l\’offerta nel mercato del lavoro aziendale.

Nel 2019, il 49,4% delle aziende aveva difficoltà a trovare figure dirigenziali, e questa sfida è peggiorata raggiungendo il 66,8% nel 2023, un aumento del 11,5% rispetto all\’anno precedente. In pratica, quasi sette aziende su dieci stanno lottando per trovare i profili giusti, sottolineando l\’importanza della riqualificazione e dell\’innalzamento delle competenze.

Focus sui Territori

Analizzando i dati regionali, si notano varie dinamiche. Nel Nord-Ovest, tra il 2019 e il 2022, c\’è stata una crescita del 10%, in linea con la media nazionale, con un aumento della presenza femminile. In Lombardia, la regione con la maggiore concentrazione di dirigenti, la crescita è stata del +11%, raggiungendo 58.999 dirigenti nel 2022, di cui il 24% sono donne.

Nel Centro Italia, sebbene i numeri siano inferiori, il tasso di crescita è più elevato (+13%), con una presenza femminile del 26%. Nel Lazio, in particolare, la crescita è stata del 14%, con una presenza femminile del 28%, notevolmente superiore alla media nazionale, e Roma ha un peso significativo con 20.460 dirigenti.

Dirigenti nel Settore Manifatturiero

Nel settore manifatturiero, i dirigenti rappresentano oltre un terzo (37% del totale), e nel periodo 2019-2022 il loro numero è rimasto stabile, con un leggero aumento nell\’ultimo anno. La distribuzione geografica nel Nord-Ovest mostra una certa stabilità, mentre in Lombardia c\’è stata una leggera crescita (+2%).

Le nuove nomine nel 2021 sono state 5.812, con una significativa diminuzione nel 2020 (4.615) e le dimissioni hanno superato il 52%, riflettendo nuove aspettative dei dirigenti su temi come sostenibilità e equilibrio vita-lavoro.

Fonte: Sole24Ore

Sei un\’azienda e hai la necessità di riqualificare il tuo personale? Contattaci per una consulenza e creeremo per te un percorso su misura, un Corso Formativo nella Tua Azienda condotto dai migliori docenti sul territorio.

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TOP 50: Le migliori aziende dove lavorare nel 2024

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TOP 50: Le migliori aziende dove lavorare nel 2024

Le Top Aziende dove lavorare in Italia Primeggiano Volkswagen, Google e Fratelli Carli

Nella classifica delle migliori aziende dove lavorare nel 2024 vince l\’auto Volkswagen, superando la tecnologia di Google di poco. Sul podio spicca anche la tradizione italiana con l\’azienda ligure Fratelli Carli al terzo posto. Tra i migliori datori di lavoro in Italia nel 2024 figurano brand del lusso come Pandora, la Banca d\’Italia, e Tenaris con un piano di screening sanitario globale.

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La classifica, frutto di un ampio sondaggio web che ha coinvolto anche i lettori del Corriere della Sera su Corriere.it, è organizzata da Statista, piattaforma di raccolta e analisi dati economici.

Oltre alla classifica delle migliori aziende dove lavorare nel 2024 (vai su corriere.it per vedere la lista completa delle top 450 aziende)  l\’indagine rappresenta un\’analisi approfondita dell\’ambiente lavorativo durante la fase post-pandemica e in un contesto economico incerto. Oltre al welfare, si evidenzia il benessere generale come elemento cruciale per la conciliazione tra vita e lavoro, considerando le sfide economiche per chi affronta contratti precari e l\’inflazione che incide sui salari.

«I giovani apprezzano un percorso di formazione continua», afferma Gabriele Giuliano, fondatore di Joinrs, startup che applica l\’intelligenza artificiale alle ricerche di lavoro per neolaureati. In 600 mila hanno scaricato l\’applicazione indicando le loro preferenze, come la preferenza per aziende eticamente impegnate (senza armi e con rispetto per l\’ambiente).

L\’intelligenza artificiale facilita l\’incontro tra impresa e candidato. Le nuove generazioni richiedono lo smart working e se questo manca non guardano neanche l\’annuncio. Inoltre, prima di accettare, valutano attentamente progetti e valori dell\’azienda, segnando una transizione nelle aspettative delle nuove generazioni.

Hai un\’azienda e desideri offrire ai tuoi dipendenti un percorso di formazione unico e personalizzato per aggiornare le loro competenze, portare benefici ed evitare costosi turnover? Contattaci subito per un percorso formativo personalizzato ad hoc!

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Fatturazione elettronica: le novità nel 2024

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Fatturazione elettronica: le novità nel 2024

Fatturazione elettronica: cosa cambia nel 2024? Scopriamo le novità e i vantaggi della fatturazione elettronica

A gennaio si allarga la platea dei contribuenti obbligati ad emettere fatture di vendita in formato elettronico; sarà obbligatorio anche per i contribuenti forfettari, che non superano i 25mila euro di ricavi e compensi, precedentemente esonerati dall’obbligo. Per tutti i contribuenti è quindi giunto il momento di organizzarsi!

L’obbligo non riguarderà:

  • Le fatture emesse vs estero da soggetti non residenti o stabiliti fiscalmente in Italia
  • Gli operatori sanitari che erogano prestazioni alle persone fisiche

Per emettere la fattura elettronica, è necessario utilizzare un software in grado di codificare la fattura in un linguaggio XML (formato richiesto dalla normativa) ed inviarla alla piattaforma chiamata SDI (acronimo di Sistema di Interscambio)

Quale software usare nel 2024 per emettere fattura elettronica?

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Ci sono 2 possibilità:

Secondo i dati de Il sole 24 Ore, i contribuenti nel regime forfettario sono più di 2 milioni di cui il 25% circa, ha un volume d’affari inferiore ai 25mila euro. Questo significa che la novità riguarderebbe mezzo milione di contribuenti, tuttavia molti forfettari, hanno già anticipato. Obbligo o opportunità? All\’inizio la procedura può sembrare ostica, tuttavia presto diventerà più agevole e consentirà di risparmiare tempo.

Ecco i 9 vantaggi della fatturazione elettronica:

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  1. Risparmio di tempo: i processi di creazione, invio e archiviazione saranno estremamente facilitati
  2. Risparmio di denaro: addio spese di spedizione postale e di stampa dei documenti!
  3. Risparmio di spazio: con l’archiviazione digitale spariranno anche i ben noti faldoni
  4. Sicurezza nell’archiviazione: con un software di fatturazione elettronica valido il servizio di archiviazione sarà a norma di legge per 10 anni
  5. Semplicità e facilità di utilizzo: un buon sistema di fatturazione elettronica è immediato e offre assistenza continua
  6. Sicurezza nella gestione dei dati: i dati sensibili sono protetti dal Sistema di Interscambio che raccoglie e monitora i dati inviati e ricevuti
  7. Fruibilità: il sistema di fatturazione elettronico è utilizzabile mediante la rete, il che permette di creare fatture elettroniche ovunque lo si desideri.
  8. Controlli fiscali semplificati: grazie alla conservazione sostitutiva e all’indicizzazione sarà facile reperire e consultare le fatture in qualsiasi momento
  9. Tracciabilità dei movimenti e dei pagamenti: l’utilizzo della fatturazione elettronica permette di monitorare l’invio e la ricezione dei documenti nonché di tenere tracciabilità dei pagamenti
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E-Commerce Specialist: cosa fa e quanto guadagna

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E-Commerce Specialist: cosa fa e quanto guadagna

Tutto sulla professione dell\' E-Commerce Specialist Quali sono le sue responsabilità e le prospettive di guadagno?

L\’E-commerce Specialist è una figura chiave per il successo delle aziende online. Ma cosa fa esattamente e quali prospettive di guadagno offre questo ruolo così cruciale nel panorama digitale?

Si tratta di un esperto nell\’ambito delle vendite online, responsabile della gestione e dell\’ottimizzazione delle piattaforme di e-commerce.

Ecco le sue responsabilità in 4 punti chiave:

1. Gestione delle piattaforme di vendita online

Questa figura professionale si occupa della configurazione, dell\’ottimizzazione e della gestione di piattaforme come Shopify, WooCommerce o Amazon, garantendo un\’esperienza di acquisto fluida e efficace per gli utenti.

2. Analisi dei dati e ottimizzazione delle prestazioni

Attraverso l\’analisi dei dati e l\’utilizzo di strumenti analitici, questo professionista identifica tendenze, comportamenti degli utenti e opportunità di miglioramento per massimizzare le conversioni e le vendite.

3. Sviluppo delle strategie di marketing e vendita

Creazione e implementazione di strategie di marketing online, inclusi social media marketing, pubblicità PPC, SEO e campagne di email marketing, al fine di aumentare la visibilità e la vendita dei prodotti.

4. Gestione dell\’assortimento e dell\’inventario

L\’E-commerce Specialist gestisce l\’assortimento dei prodotti, il loro posizionamento strategico e si assicura che l\’inventario sia gestito in modo efficiente per evitare sovrastoccaggio o esaurimenti.

Quanto guadagna un E-commerce Specialist?

Le prospettive di guadagno possono variare in base all\’esperienza, alle competenze e al settore in cui opera. Secondo le ricerche effettuate da Talent.com lo stipendio medio in Italia è € 30.500 lordi all\’anno o € 15.64 all\’ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 29 000 lordi all\’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 40 000 lordi all\’anno.

Come si diventa E-commerce Specialist?

Se sei in disoccupazione e desideri intraprendere una carriera nel mondo dell\’e-commerce, puoi accedere al nostro corso gratuito finanziato dal fondo Forma.Temp. Un\’opportunità unica di acquisire le competenze essenziali per trovare lavoro in questo settore in crescita.

Contattaci ora per iscriverti al nostro corso gratuito E-commerce Specialist e inizia il tuo viaggio verso una carriera di successo nel commercio online!

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I 5 benefici della formazione aziendale nel 2024

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I 5 benefici della formazione aziendale nel 2024

Vuoi primeggiare nel tuo settore? Scopri quali sono i 5 benefici che puoi ottenere investendo in formazione aziendale nel 2024

Nel mondo altamente competitivo d\’oggi, l\’aggiornamento e lo sviluppo continuo delle competenze del personale rappresentano la chiave per il successo aziendale. La formazione non è solo un investimento, ma una strategia imprescindibile per primeggiare nel proprio settore. Ecco i 5 indiscutibili benefici che puoi ottenere con la formazione aziendale:

1. Maggiore produttività

La formazione continua permette ai dipendenti di acquisire nuove competenze e di affinare quelle esistenti. Migliorare le competenze professionali non solo aumenta la fiducia dei dipendenti nelle proprie capacità, ma contribuisce anche a un notevole aumento della produttività sul luogo di lavoro.

2. Alta qualità del lavoro

Una forza lavoro ben addestrata si traduce in un miglioramento della qualità del lavoro svolto. I dipendenti formati sono in grado di affrontare le sfide quotidiane con maggiore competenza, riducendo gli errori e ottimizzando i processi aziendali.

3. Riduzione dei costi 

Una forza lavoro ben addestrata è meno incline a commettere errori. Ciò si traduce in una riduzione dei costi operativi e un aumento dell\’efficienza complessiva, contribuendo a una gestione aziendale più redditizia.

4. Riduzione della rotazione del personale

In un recente articolo abbiamo parlato di come uno studio abbia dimostrato che in Italia il 40% dei lavoratori si dimette dopo 2 anni e una delle cause principali è la mancanza di sviluppo e formazione da parte dell\’azienda.

Gli investimenti nella formazione dei dipendenti dimostrano un\’attenzione verso il loro sviluppo professionale e personale. Questo, a sua volta, aumenta la fedeltà e l\’impegno verso l\’azienda, riducendo notevolmente il tasso di rotazione del personale, che come ben saprai, ha notevoli costi da sostenere.

5. Miglior immagine aziendale

Un\’azienda che investe nella formazione è vista come un luogo ideale per lavorare. Questo attira i migliori talenti sul mercato e migliora l\’immagine aziendale, conferendo un vantaggio competitivo nel reclutamento di personale di alto livello.

Sogni una forza lavoro all\’altezza delle sfide del futuro? Contattaci per una consulenza gratuita e troveremo per te una soluzione su misura per formare il tuo team, adatta alle tue specifiche esigenze aziendali. Ricorda: la formazione aziendale non è solo un investimento nel presente, ma un fondamento solido per il futuro!

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