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Come diventare Social Media Manager

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Diventare Social Media Manager nel 2024

Anche se usi i social media quotidianamente per motivi personali, hai necessità di formazione per diventare un professionista del settore!

Diventare un social media manager nel 2024 è un’idea brillante in quanto si tratta di una professione digitale sempre più richiesta e spicca trai i lavoro del futuro. 

Al giorno d’oggi tutte le aziende hanno bisogno di una figura professionale incaricata della gestione dei profili social con l’obiettivo di realizzare specifici traguardi: dalla creazione e fidelizzazione di una community fino alla promozione di servizi o prodotti.

Cosa fa esattamente il social media manager?

La sua responsabilità principale è definire e attuare una strategia mirata per raggiungere gli obiettivi aziendali.

Questo professionista è incaricato della pubblicazione di contenuti sui vari canali social, tra cui Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e altri, oltre a monitorare l’andamento delle pagine e gestire le attività pubblicitarie su tali piattaforme.

Le mansioni specifiche di un social media manager:

  • Creazione di un calendario editoriale per una gestione organizzata delle pubblicazioni.
  • Sviluppo di contenuti per diverse piattaforme social, come post, video, reel e caroselli.
  • Ideazione e gestione di strategie social, dalla progettazione di campagne pubblicitarie all’apertura e gestione di negozi virtuali su Instagram e Facebook.
  • Monitoraggio delle metriche e delle analisi per valutare l’efficacia delle campagne e apportare eventuali correzioni.
  • Valutazione del ritorno sull’investimento (ROI) attraverso obiettivi misurabili e report.
  • Ricerca e condivisione di contenuti rilevanti di terze parti, seguendo fonti autorevoli.
  • Incremento dell’engagement degli utenti attraverso risposte ai commenti, stories e sondaggi.

Un social media manager scrive diversi post al giorno, adattando lo stile di scrittura all’identità del brand e alla piattaforma su cui pubblica. Deve essere costantemente aggiornato sulle ultime tendenze del settore e analizzare le attività dei competitor.

Per diventare social media manager nel 2024 devi sviluppare competenze e conoscenze specifiche. Per farlo puoi frequentare dei corsi di formazione professionali. Ricorda inoltre di fare pratica sul campo e restare sempre aggiornato.

Il nostro corso online per diventare social media manager è in partenza, è rivolto a disoccupati e inoccupati ed è totalmente gratuito in quanto finanziato dal fondo FormaTemp. I posti sono limitati e per questo motivo è prevista una selezione. Se hai i requisiti per accedere, puoi candidarti qui.

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Perché quasi la metà della popolazione cambia lavoro ogni 2 anni?

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Perché quasi la metà della popolazione cambia lavoro ogni 2 anni?

Perché quasi la metà degli italiani cambia lavoro ogni 2 anni?

Più del 40% degli italiani decide di cambiare lavoro nel giro di due anni. Come frenare tutto ciò? Investendo nella formazione.

La ricerca, condotta da Digit’Ed in collaborazione con l\’intelligenza artificiale, ha analizzato oltre 650mila annunci di lavoro e coinvolto 30mila professionisti.

La dinamica di cambiamento lavorativo è particolarmente evidente nei profili junior, che risultano essere i più ricercati sul mercato del lavoro. Tuttavia, curiosamente, le assunzioni spesso privilegiano profili senior, dotati delle competenze richieste. Un dato interessante è che l\’82% dei lavoratori considera la formazione di primaria importanza, ma la metà di essi ritiene di non riceverne abbastanza.

L\’analisi rivela che il cambiamento lavorativo entro i primi due anni dall\’assunzione è raddoppiato nei profili junior, passando dal 12% al 24%. Questo fenomeno si è manifestato in tutti i settori, con incrementi significativi soprattutto nel settore bancario (+81%), delle utilities (+71%) e del retail (+35%).

Tra il 2018 e il 2019, il 15% delle nuove assunzioni ha cambiato lavoro, mentre nel biennio 2020-2022 questa percentuale è salita al 22%, registrando un aumento del 42%. Tale tendenza, paragonata alla \”great resignation\” americana, indica un cambiamento profondo nel mercato del lavoro italiano.

L\’utilizzo dell\’intelligenza artificiale nella ricerca, che ha processato una vasta quantità di dati, ha evidenziato anche la difficoltà delle aziende nel trovare profili junior con le competenze richieste. Nonostante il 47% degli annunci di lavoro sia rivolto a questi profili, solo il 10% delle assunzioni riguarda effettivamente i profili junior, mentre il 68% coinvolge profili senior.

Questo scollamento potrebbe essere attribuito alla crescente complessità delle competenze richieste ai profili junior, che sono aumentate del 31% nell\’arco temporale considerato.

Per trattenere i talenti, le aziende dovrebbero concentrarsi su tre elementi chiave: flessibilità, prospettive di crescita e formazione.

La ricerca indica che la formazione è uno degli elementi principali di retention, e un dipendente formato in maniera strutturata tende a rimanere in azienda fino al 70% più a lungo di uno non formato con piattaforme generaliste. In questo contesto, You.ta Academy offre soluzioni di formazione e aggiornamento per supportare le aziende nella gestione dei cambiamenti nel mondo del lavoro. Contattaci per saperne di più!

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Operatore CNC cosa fa e quanto guadagna

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Operatore CNC cosa fa e quanto guadagna

Operatore CNC: cosa fa e quanto guadagna

Se stai cercando una professione promettente che possa aprire nuove opportunità lavorative e offrirti un futuro solido, l\’hai trovata! In questo articolo esploriamo nel dettaglio cosa fa un Operatore CNC, quanto guadagna e come puoi iniziare il tuo percorso professionale in questo settore.

Cosa fa un Operatore CNC

Un Operatore CNC (Controllo Numerico Computerizzato) è una figura essenziale nell\’industria manifatturiera moderna. Questo professionista utilizza macchine CNC per fabbricare componenti meccanici e pezzi su misura. Ecco le sue mansioni:

  • Programmazione: è responsabile della programmazione delle macchine, inserendo le istruzioni specifiche per la produzione dei pezzi richiesti.
  • Set-Up delle macchine: configura e prepara le macchine CNC per l\’uso, verificando che siano in grado di produrre pezzi conformi alle specifiche richieste.
  • Monitoraggio e manutenzione: durante il processo di produzione, monitora attentamente le macchine per garantire la qualità dei prodotti e, se necessario, effettua la manutenzione di base.
  • Controllo qualità: controlla i pezzi prodotti, eseguendo misurazioni e verificando che siano conformi agli standard.
  • Ottimizzazione del processo: cerca costantemente modi per ottimizzare il processo di produzione, riducendo i tempi di produzione e il consumo di materiali.

Quanto puoi guadagnare

Il salario ovviamente dipenderà dalla tua esperienza, dalla tua posizione geografica e dal settore in cui lavori. Mediamente, secondo gli studi di Talent.com effettuati per l\’anno 2023, lo stipendio di un Operatore CNC va dai 1.800 € ai 2.500 € mensili. 

Come diventare Operatore CNC

Se sei disoccupato e desideri intraprendere una carriera come Operatore CNC, sei nel posto giusto. You.ta Academy offre un corso completamente gratuito in quanto finanziato dal fondo FormaTemp.

Il corso è progettato per fornirti le competenze e le conoscenze necessarie per avviare la tua carriera in questo settore in crescita.

Dopo aver frequentato il corso potrai lavorare come responsabile della programmazione, dell’installazione e della manutenzione di macchine utensili controllate da computer, come fresatrici, torni e centri di lavorazione.

Inoltre, ti offriamo supporto nella ricerca di opportunità di lavoro per mettere in pratica ciò che hai imparato durante il corso. La formazione è una via concreta per uscire dalla disoccupazione e creare una prospettiva solida per il futuro.

Se sei interessato a saperne di più sul nostro corso gratuito per diventare Operatore CNC, non esitare a contattarci. You.ta Academy è qui per aiutarti a intraprendere un nuovo percorso professionale e a realizzare il tuo potenziale nel mondo del lavoro!

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Generazione Z e lavoro: più tempo libero e flessibilità

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Generazione Z e lavoro: più tempo libero e flessibilità

Il Report \”FragilItalia: I Giovani della Generazione Z e il Lavoro\”, sviluppato da Area Studi Legacoop e Ipsos, rivela una prospettiva unica sui giovani tra i 18 e i 24 anni e le loro opinioni sul mondo del lavoro.

Questi giovani rappresentano una generazione che sta ridefinendo il concetto di lavoro in modi innovativi e sorprendenti.

Flessibilità retributiva

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Una delle principali rivelazioni del report è l\’importanza della flessibilità retributiva per questa generazione. La maggioranza dei giovani preferisce uno stipendio che combina una base fissa con una componente variabile legata ai risultati ottenuti. Questo approccio riflette un desiderio di equità nei compensi, premiando l\’impegno e la performance individuale.

Lavorare lontano da casa

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La maggior parte dei giovani è disposta a valutare offerte di lavoro in altre province della propria regione o addirittura in altre regioni italiane. Questa apertura alla mobilità sottolinea la flessibilità e l\’adattabilità di questa generazione.

Formazione ed esperienza

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I giovani della Generazione Z vedono il lavoro come una fonte di reddito, ma anche come un\’opportunità di crescita personale.

Credono fermamente che sviluppare nuove competenze e metterle in pratica sia il modo migliore per ottenere una carriera soddisfacente.

Per questo motivo va ribadita l\’importanza della formazione aziendale, per evitare turnover e i costi che derivano, tra cui quelli di reclutamento, assunzione e formazione di nuovi dipendenti.

Valori in evoluzione: la scala delle priorità

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La scala dei valori di questa generazione mostra una gerarchia interessante. La famiglia è al primo posto, seguita dall\’amicizia e dall\’amore. Il lavoro, sorprendentemente, si trova solo in sesta posizione. Questo posizionamento riflette la priorità data alle relazioni personali e al benessere.

I 5 fattori del lavoro ideale

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Tra i fattori di attrazione, l\’adeguata remunerazione è in cima alla lista. La disponibilità di tempo libero e la flessibilità dell\’orario sono altamente apprezzate da questa generazione, posizionandosi al secondo e terzo posto. 

Le nuove generazioni stanno ridefinendo il concetto di lavoro ed è importante che le aziende si adattino per soddisfare le aspirazioni in evoluzione! 🚀