Direttiva Whistleblowing: cos’è e cosa prevede la normativa?

Direttiva Whistleblowing: cos’è e cosa prevede la normativa?

Cosa sapere e cosa prevede la normativa

Cos\’è il whistleblowing?

Il \”whistleblowing\” è la segnalazione effettuata da un lavoratore che, all’interno dello svolgimento delle proprie mansioni, si accorge di un’attività illecita o rischiosa che possa arrecare danno all\’organizzazione per cui lavora, a clienti, colleghi, cittadini o altra categoria di soggetti. Possono essere segnalati pericoli sul luogo di lavoro, frodi ai danni o ad opera dell\’organizzazione, danni ambientali, false comunicazioni sociali, negligenze mediche, illecite operazioni finanziarie, minacce alla salute, casi di corruzione o concussione e molti altri ancora.

Il \”whistleblowing\” si configura come uno strumento legale che permette di effettuare tempestivamente la segnalazione a soggetti quali Autorità Giudiziaria, Corte dei conti, Autorità Nazionale Anticorruzione, Responsabile anticorruzione all\’interno della propria organizzazione

A cosa serve il Whistleblowing?

La direttiva whistleblowing permette di segnalare un illecito di cui si viene a conoscenza nel proprio ambiente lavorativo. Gli illeciti da segnalare possono essere illeciti amministrativi, violazione del diritto italiano ed europeo.

Come segnalare?

Attraverso le seguenti modalità:

  • Canali di segnalazione interna, che garantiscano l’anonimato della persona segnalante così come delle persone coinvolte, nonché la confidenzialità della propria segnalazione.
  • Canali di segnalazione esterna (ad esempio, ANAC – Autorità nazionale Anti corruzione). I canali di segnalazione esterna possono essere attivati qualora nella propria organizzazione non sia possibile prevedere quella interna oppure quando la segnalazione interna possa dare adito a ritorsioni nei confronti del lavoratore, o ancora, se la violazione può costituire un pericolo per il pubblico interesse 

Chi può segnalare?

Dipendenti o collaboratori; lavoratori subordinati e autonomi; liberi professionisti; volontari e tirocinanti anche non retribuiti; soci, azionisti e amministratori, direttivi, organismi di controllo, vigilanza o rappresentanza; colleghi, parenti o affetti stabili di chi ha segnalato

È già in vigore l’obbligo per le aziende italiane di creare canali e procedure per la segnalazione degli illeciti.

La tua azienda dispone di un sistema di segnalazione?

Chi ha l’obbligo di adempiere alla direttiva Whistleblowing?

Settori regolati, dove la normativa prevede già l’esistenza di canali di segnalazione interna

Enti e società Pubbliche

Aziende che durante l’ultimo anno hanno impiegato la media di almeno 50 lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato.

Aziende tenute all\’adozione dei modelli di organizzazione ex Dlgs 231/2001